Viaggio in India: tra cultura e paesaggio.

indiaUno degli elementi che rende unico un viaggio in India, e che ad esempio lo rende diverso da tour organizzati in Paesi ad essa vicini e affini come l’Indonesia, è la possibilità di vivere allo stesso tempo un viaggio che sia “un trasporto” tanto fisico, e quindi in grado di portarci in località lontane e diverse tra loro, quanto spirituale.

Difficilmente chi torna dall’India ricorderà solo la bellezza dei monumenti. Certo, gli imprevisti che questo Paese può metterci improvvisamente di fronte ancora suggeriscono l’importanza di stipulare prima di arrivarci una buona assicurazione per i viaggi online, ad esempio in siti come questo.

Detto questo però, appena messo piede in India verrete trasportati in un tour che sarà prima emozionale e successivamente visivo.

Scoprirete infatti come l’India conservi ancora con orgoglio un retaggio secolare fatto di musiche e tradizioni che affondano le loro origini in un passato lontano e che ancora oggi rivelano la loro natura intrisa di spiritualità.

Anche le danze rientrano in questa logica e per capire che non si tratta solo di folclore basterebbe ad esempio assistere a balli come Kathak o l’Odissi per essere iniziati a questo cammino spirituale che poi andremo a rivivere in alcune di quelle località, la cui visita non può mancare durante un viaggio in India.

Località come Mathura e Vrindavan, che peraltro hanno il vantaggio di essere molto vicine a New Delhi; vengono chiamate le due città gemelle per il forte legame che entrambe vantano con la vita del Krishna, a cui è dedicato il grande tempio presente a Vrindavan.

Non fate poi mancare nel vostro diario di viaggio in India una traccia che vi ricordi la vostra presenza a Varanasi, città natale di Shiva che nell’immaginario induista rappresenta l’entità che tutto crea e tutto distrugge.

Se poi alla religione volete anche aggiungere le tinte rosee di sentimenti più “terreni” come l’amore allora non perdetevi il “Taj Mahal. È forse il tempio più conosciuto di tutta l’Asia, ma è anche la più grande (nel vero senso della parola) dimostrazione di amore di tutta la storia dell’umanità, in quanto rappresenta il mausoleo che l’imperatore Shah Jahan fece erigere nel diciassettesimo secolo in memoria di una delle sue mogli, la preferita, Arjumand Banu Begum.