Conservo ancora in bocca l’aroma sensuale delle rosa che dalla polpa di un suadente arancio veniva fuori morso dopo morso e invadeva ogni anfratto della bocca. L’inebrio di bocca e naso portava a se emozioni, ricordi, sensazioni nuove e visione di nuove mete, orizzonti di cucina aperti e spalancati dal profumo aromatico del frutto.