Torino: la città del cioccolato

Torino è, per antonomasia, la città del cioccolato e lo dimostra la grande tradizione che questa città porta con sé. Cosa c’è di più buono che un cioccolato fatto a regola d’arte? Probabilmente nulla ed è per questo che la tradizione cioccolatiera torinese ha così tanta importanza, non solo per i golosi ma anche per i veri e propri cultori del cioccolato che, da buoni intenditori, riconoscono Torino come la capitale.

Il lungo connubio tra la città della Mole e il cioccolato nacque nel lontano 1560 quando Emanuele Filiberto di Savoia, per celebrare la Torino diventata capitale, bevve in onore della città una tazza di cioccolato. Da quel momento, fu amore a prima vista. Il cioccolato da sempre è stato fonte di ispirazione per pasticceri e non solo, perché capace di stimolare la creatività e la fantasia. Con il cioccolato, del resto, si può creare qualsiasi cosa, si possono sperimentare abbinamenti nuovi e inusuali e si può mettere in moto l’estro.

Ma cosa lega ancora Torino e la cioccolate? Il Bicerin, ad esempio. Si tratta di una tipica bevanda del ‘700 che mescola caffè, cacao e crema di latte. Una vera e propria delizia che può essere gustata ancora oggi, dato che è entrata a pieno titolo nella tradizione sabauda e non solo. E poi ci sono i cioccolatini: cremini, gianduiotti, tartufi, cremini e chi più ne ha più ne metta. La tradizione torinese in questo settore regala sempre nuovi spunti ai mastri cioccolatai italiani e non, tanto che i corsi di formazione a Torino sono sempre molto frequentati e ricercati. Moltissime delle maggiori aziende di cioccolato sono, ancora oggi, in Piemonte. Per fare qualche nome bisogna citare Caffarel, Streglio, Feletti, Peyrano e, ancora, Baratti & Milano, Giordano e Ferrero.

Ebbene sì, la celeberrima Nutella venne inventata nel 1946 proprio da un pasticcere di Torino, Pietro Ferrero, che ha reso la sua crema di cioccolato e nocciole la più famosa al mondo. Il centro storico di Torino è disseminato di artigiani che producono il loro cioccolato nella maniera più tradizionale possibile e questi ultimi sono una vera e propria Mecca per i cultori del genere e non solo, anche per coloro che desiderano mangiare un buon cioccolato, fatto esattamente secondo i canoni della più antica tradizione sabauda.

In poche parole, Torino è famosa più che per il cioccolato che per la Mole Antonelliana e si può dire che tutto questo di certo non disturba torinesi e piemontesi in generale, perché si parla pur sempre di una tradizione secolare che rappresenta al meglio il territorio.

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