Serie A, quante panchine a rischio

Inizio frizzante per il 2016 della Serie A Tim. Quello che sembrava infatti un turno sulla carta agevole per le big del nostro campionato, nessuno scontro diretto e tutti incontri sulla carta molto alla portata, ha invece riacutizzato tutti i problemi delle squadre più sotto la lente d’ingrandimento della critica. Di conseguenza quindi ecco che ritornano a comparire i fantasmi per tutti quegli allenatori che erano già sulla graticola sul finire dello scorso anno. Il primo a farne le spese è stato il povero Davide Ballardini, esonerato dal vulcanico presidente del Palermo Maurizio Zamparini al termine della sconfitta casalinga dei rosanero per tre reti a uno contro la lanciatissima Fiorentina. Al suo posto è stato richiamato Beppe Iachini, che era stato sollevato dall’incarico lo scorso novembre. Ma se la panchina di Ballardini è già saltata sono molti i suoi colleghi della massima serie a non dormire sogni tranquilli.

In tre a rischio

Dopo la sconfitta casalinga del Milan contro il Bologna, decisiva la rete dell’ex Juve Giaccherini a dieci minuti dalla fine, giungono voci da Arcore di un Presidente Silvio Berlusconi molto adirato. Nonostante i tanti soldi spesi in estate il Cavaliere infatti sta assistendo ad un altro campionato anonimo della sua squadra, ed il dito è naturalmente puntato verso Sinisa Mihailovic. Il tecnico serbo dal canto suo si dice tranquillo e determinato a proseguire, anche se il suo posto non pare assolutamente al sicuro con Cristian Brocchi pronto a traghettare i rossoneri fino a giugno.

Ma se la sponda rossonera piange, non se la passano molto meglio neanche sulle sponde del Tevere. Niente feste in piscina Roma infatti per le due squadre della capitale, che hanno rimediato entrambe un pareggio. La Lazio infatti non è andata oltre uno scialbo zero a zero in casa contro il Carpi, continuando quindi a galleggiare in un’anonima posizione di metà classifica. Pioli torna quindi in discussione dopo la bella vittoria nell’ultimo turno del 2015 sul campo della capolista Inter, ma non pare comunque che Lotito sia intenzionato al momento a fare cambi, più probabile invece che le strade si separino a giugno. Più delicata invece la posizione del suo collega giallorosso Rudi Garcia. La Roma è stata riacciuffata nel finale sul pari da un indomito Chievo, ma il treno delle prime adesso sta scappando visto la contemporanea vittoria di tutte le avversarie dirette. Il tecnico francese in questo caso rischierebbe di pagare più la rottura di feeling con il popolo giallorosso, che da tempo invoca il suo esonero.