Sedetevi a questa tavola

Sedetevi a questa tavola
Scritto da Giuseppe Capano il Fino a quando non inventeranno un tele trasportatore come quelli di vecchi film da fantascienza magari adattato al cibo con regolazione della temperatura, umidità, conservazione e fragranza bisognerà accontentarsi di racconti e suggestioni confidando nella buona fede di chi scrive!
Nell’augurarvi il miglior ferragosto possibile evito quindi di mettervi foto e narrazioni di piatti che in un giorno così vorreste magari degustare dal vivo e non sentire solo raccontare a parole e immagini.

Nella tavola apparecchiata che vedete vi invito a mettere tutte le vostre specialità piccole e grandi che siano, la cucina vive soprattutto di gesti e attenzioni, un piatto per essere grande non deve essere necessariamente spettacolare.
Contano la passione e l’impeto dei sensi che nel preparare una ricetta vengono espressi, quell’amore naturale che trasforma in spontaneità compositiva ogni gesto di cucina.
Con una manciata di ingredienti si può fare molto perché gli ingredienti di un buon piatto non sono solo quelli esterni che si acquistano o raccolgono dai campi.
La dispensa più grande, se sappiamo allestirla, è quella dentro di noi, li possiamo trovare ben in ordine ogni piccolo pezzo di ciò che ci fa piacere creare in cucina.
Anche davanti a del pane duro e dei pomodori dell’orto l’amore creativo di chi con passione si cimenta ai fornelli sa trovare tante soluzioni diverse.
La nostra gloriosa e unica cucina Italiana lo dimostra con mille esempi, in questo giorno di riposo e benessere sedetevi quindi a questa tavola senza preoccuparvi troppo dell’abbondanza alimentare.
Cibatevi invece del cibo che c’è, di chi lo ha preparato, dei suoi sorrisi, della sua bellezza compositiva, della generosità di donare attraverso la cucina tutto il proprio affetto agli altri!

Tavola imbandita 518

Fonte: Sedetevi a questa tavola