RIO+DESIGN 2013 Il boom del design carioca ha riscaldato zona Tortona

Che l’accoglienza allo stand RIO+ Design sarebbe stata quanto meno calorosa era a dir poco scontato. Un’accoglienza fatta di colori caldi, bossanova in sottofondo, sorrisi luminosi e vassoi di caipirinha e stuzzichini degni di Master Chef & Co. (a dire il vero veniva offerto anche dell’ottimo spumante ma lo dico sottovoce per non rovinare l’atmosfera).

E l’atmosfera, per certi versi,  mi ha portato indietro di una decina d’anni (quasi sicuramente qualcuno in più); quando il Premio San Siro Gentleman lo si organizzava ancora al Picanhas di Piazzale Lotto e giocatori del calibro di Ronaldo e Leonardo venivano premiati da un’avvenente Elenoire Casalegno. 

Parlo ovviamente di anni in cui il Brasile era noto esclusivamente per i suoi calciatori, per il carnevale di Rio, per Toquino, per il churrasco, per le sue spiagge e per le sue innumerevoli splendide bellezze.

E da quegli anni, nemmeno poi molti a ben guardare, il popolo Carioca ha fatto passi da gigante e, senza voler far torto a nessun altro paese e popolo del mondo, trovo opportuno far notare che questa loro crescita non appartiene alla più nota crescita orientale della serie:”malamente copiato da”.  

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In questo caso il Design (il cui apprezzamento rimane sempre e comunque un qualcosa di molto soggettivo) non è solo espressione artistica (a mio modesto avviso valida), ma è anche espressione della ricerca di soluzioni innovative particolarmente interessanti dal punto di vista dell’ecosostenibilità e che, in massima parte, ha incentrato la ricerca nell’utilizzo di risorse naturali di cui il Brasile è ricco, probabilmente anche sfruttando secolari tradizioni indigene: l’utilizzo, con eccellenti risultati finali, della fibra di cocco piuttosto che di bambù, del cascame di riso piuttosto che del legno di melo (ricavato dagli sfalci della produzione di sidro) la dicono lunga non solo sul grande lavoro fatto ma anche sull’inventiva.

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Anche la gomma è stata oggetto di sapiente riciclo nella realizzazione di piacevoli pannelli e pavimenti e, per tornare al calcio, anche il laminato di PVC usato nella produzione dei palloni è stato adoperato nella realizzazione di porta oggetti da parete utili e decorativi.

Pannello Folhas e lampada Coco_Dialogo Design

Il padiglione è stato organizzato dal Governo Brasiliano ed ha visto l’adesione di un certo numero di designer ed aziende… e mi risulta un po’ difficile fare una rassegna di tutto. Quindi, prima di lasciarvi al comunicato stampa ufficiale, segnalo il sito dove poter meglio approfondire: www.riomaisdesign.com.br.

FC

COMUNICATO STAMPA

Rio de Janeiro vive un momento di boom, ed è stato altrettanto al Salone del Mobile di quest’anno.

Più di 15 mila persone hanno visitato in Zona Tortona la mostra Rio+Design, organizzata dal Governo dello Stato di Rio de Janeiro, in partnership con Sebrae-RJ, FIRJAN e Guardian.

Il pubblico ha potuto apprezzare una calda e colorata atmosfera e, in particolare, la vivacità dei progetti di circa 30 studi di design carioca. “Nel giorno dell’inaugurazione della Rio+Design ho ricevuto un messaggio dal governatore di Rio, Sergio Cabral, che augurava successo alla mostra e così è stato.

“Abbiamo avuto eccellenti risultati: ottimi contatti tra i designer carioca ed imprenditori di diverse parti del mondo, con opportunità concrete di stabilire partnership. Quindi, abbiamo raggiunto i nostri obiettivi”, racconta il sottosegretario per lo Sviluppo Economico dello Stato di Rio de Janeiro, Dulce Ângela Procópio.

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Sempre lei ricorda l’importante sviluppo che sperimenta oggi lo stato. “Rio de Janeiro concentra tutt’oggi la maggior quantità di investimenti per chilometro quadrato nel mondo: più di 100 miliardi di dollari saranno iniettati nei prossimi due anni nei vari settori dell’economia locale”, spiega il sottosegretario. Lo stato – che il prossimo luglio in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù alla presenza di Papa Francesco dovrà accogliere circa 2,5 milioni di persone, che ospiterà i Mondiali di Calcio del 2014 e Giochi Olimpici del 2016 – sta certamente vivendo un boom economico che si riflette anche nell’industria carioca, presentata al Salone con un ampio panorama creativo, composto da diverse innovazioni nel segno della ricerca su nuovi materiali eco-responsabili.

Un’altra dimostrazione della fase di grande foritura del design di Rio de Janeiro è stata la presenza di diversi giovanissimi nomi che hanno esibito creazioni originali. E’il caso dei ragazzi della Zerezes-Henrique Meyrelles, Hugo Galindo, Victor Lanari e Luiz Eduardo Rocha – che hanno sviluppato una linea di occhiali realizzati con strati di legno riciclato. Così come per Manuela Yamada dello studio Ybá Design e Pesquisa che ha progettato la linea di packaging Botiá, una confezione biocompatibile per alimenti realizzata con un materiale a base di fbra di cocco che previene danni al prodotto durante il trasporto.

Biombo Mais e Menos_Crama Design Estratégico

Tra gli altri prodotti ecosostenibili esposti sono da citare anche il set di da tavola Combine di Bold°_a design company, realizzato con laminato di bambù e un impasto di fibre di bambù e cascame di riso; la poltrona in fibra di tifa Vidigal, di Lattoog; il séparé Mais e Menos, di Crama Design Estratégico, creato con piastrelle in legno di melo riciclato; la lampada a sospensione Coco in fibra di cocco ed il rivestimento per pareti e pavimenti Folhas, prodotto con granuli di gomma di pneumatico, entrambi di Dialogo Design. Per non dimenticare poi la poltrona in fibra di malaca Arraia, frmata dal pluripremiato Guto Indio da Costa (giurato del Compasso D’Oro e uno dei curatori della mostra) e da Felippe Bicudo per lo studio Indio da Costa A.U.D.T.

Contatti:

Paula Acosta

paula.acosta09@gmail.com

info@paula-acosta.com

+39 333 160 7112

RIO+DESIGN 2013

IL BOOM DEL DESIGN CARIOCA HA RISCALDATO ZONA TORTONA