Il sottofondo musicale per rilassarsi è noto a ciascuno di noi. Ma è soggettivo o esistono brani particolari in grado di produrre relax su ognuno di noi?
L’effetto della musica sul cervello umano
Ormai è accertato che il suono sia in grado di influenzare le nostre onde celebrali, producendo degli effetti psico-fisici differenti.
L’impulso elettrico che stimola il cervello, può essere influenzato da una frequenza sonora che può portare attenzione (alfa), relax (beta), sonnolenza (theta) e sonno profondo (delta).
In virtù di ciò, sono tantissimi gli studi incentrati sugli effetti della musica per guarire diversi distrurbi qualix l’insonnia, l’ipertensione, l’ansia, lo stress e via discorrendo e i risultati sono sempre più convincenti.
Mediante uno stimolo acustico esterno, è oggi possibile spostare lo stato d’animo da alfa a beta o theta, a seconda se si sta cercando di addormentarsi o di riattivare i sensi.
Molte ricerche hanno stabilito che ad ogni organo del corpo umano corrisponde una vibrazione o nota musicale e che ogni nostra cellula, sensibilmente sollecitata dagli impulsi musicali, vibra e si riproduce.
In questo ambito di ricerca, si situa la musicoterapia, disciplina che approccia l’essere umano, più o meno problematico, utilizzando la musica e i suoni come strumento di comunicazione, agendo su più livelli, quali quello riabilitativo, educativo e terapeutico.
La musicoterapia è una tecnica terapeutica basata sia sull’ascolto di una determinata musica scelta dal terapeuta (musicoterapia passiva), sia sulla creazione di suoni e note attraverso strumenti messi a disposizione (musicoterapia attiva). Oltre che di aiuto nel trattamento di stress, ansia, disturbi psicosomatici e depressione, la musicoterapia è usata in neuropsichiatria infantile come mezzo di comunicazione col bambino autistico.
Rilassarsi con la musica: perché?
Tra i tanti effetti noti della musica, quello che più ci è familiare è il rilassamento. Sono tantissime le occasioni in cui selezioniamo un sottofondo musicale che faccia da contesto al nostro momento speciale, che sia un bagno, un riposino, un momento di intimità oppure di riflessione.
Secondo gli studi di settore, per l’induzione del rilassamento si deve ricorrere all’ascolto a basso volume di brani lenti e ripetitivi, secondo i gusti della persona. Per lo più, secondo diversi sondaggi, per rilassarsi la gente utilizza brani di musica classica (compositori quali Bach, Mozart, Chopin, ecc.), ma possono essere molto utili anche brani new age o simili, che prendono spunto dalle tradizioni musicali di paesi quali India e Sud America su tutte, in un mix di percussioni, flauti dolci, e sitar accompagnate da suoni e rumori della natura quali onde, cinguettii, pioggia e vento.
In generale, l’effetto rilassante della musica è dovuto ad un aumento dell’attività dell’emisfero destro del cervello, responsabile dell’attività immaginativa e creativa, con diminuzione del lavoro dell’emisfero sinistro, sede del linguaggio, del pensiero razionale e della capacità di calcolo.
Secondo molti studi, l’effetto benefico della musica sul corpo umano in termini di rilassamento è dovuto alla sincronizzazione del respiro, che si regolarizza con quello del ritmo ascoltato.
Diversi ricercatori hanno dimostrato che, tra i vari stimoli in grado di modulare il nostro sistema cardiorespiratorio, un ruolo fondamentale è ricoperto dalle note. Di fatto, il respiro sincronizza il sistema cardiocircolatorio in base al ritmo della melodia che ascoltiamo, modulando così il nostro continuo inspirare ed espirare a tempo di musica. Ed è proprio questa corretta ossigenazione a suon di musica che regolarizza la frequenza cardiaca e allontana le tensioni e lo stress.
Come rilassarsi con la musica
Se non siete in grado di suonare uno strumento dal suono rilassante e nella vostra città non sono in cartellone concerti di musica classica, allora è il caso di procurarvi una compilation di brani rilassanti, che siano di matrice New Age, di musica classica, di musica andina o di virtuosismi al sitar indiano.