Padre Pio è arrivato a Roma. Le spoglie del santo sono arrivate nella Basilica di San Lorenzo nel pomeriggio del 3 febbraio. Il feretro ha impiegato quasi due ore in più del previsto per raggiungere la Capitale, a causa dei fedeli che lungo la strada hanno rallentato il suo cammino.
Migliaia di pellegrini
Gli alberghi a Roma sono pieni di fedeli arrivate da tutta Italia, qualcuno anche dall’estero. L’evento infatti è storico: è la prima volta che la salma di Padre Pio arriva a Roma. L’arrivo del santo è stato voluto da mons. Rino Fisichella, che ha voluto anche la salma di San Leopoldo Manic, arrivato da Padova.
La basilica di San Lorenzo fuori le Mura ha quindi ospitato entrambi i santi, accolti e salutati con emozione e commozione da tantissimi fedeli. Gianfranco Palmisani, ministro dei Frati Minori Cappuccini della provincia di Roma, ha celebrato la Messa d’accoglienza, mentre in tarda serata è stata organizzata una veglia di preghiera da Mauro Johri, altro ministro dello stesso ordine.
L’arrivo a San Salvatore in Lauro
Nella sera del 4 febbraio i due santi verranno spostati nella basilica di San Salvatore in Lauro, al centro di Roma. Qui sono attesi 4 mila pellegrini, che potranno pregare anche davanti a due reliquie: il mantello e un guanto del santo.
Le strade della zona saranno vietate al traffico e lì saranno sistemate sedie per chi vorrà seguire le messe dai maxi schermi esterni.
Il giorno successivo i due santi saranno portati in processione fino a San Pietro, dove passeranno per la Porta Santa.
Il santo confessore
Sia Padre Pio che San Leopoldo Manic furono due grandi confessori e personalità molto umili e semplici: in linea, quindi, con il pontificato di Papa Francesco.
Padre Pio nacque a Pietrelcina nel 1887. Dopo aver studiato in convento, nel 1911 comunicò per la prima volta la comparsa delle stimmate. La voce si sparse così in fretta che arrivarono persone da tutto il mondo per chiedere grazie e guarigioni. Padre Pio si guadagnò quindi la fama di guaritore, grazie alla sua capacità di intercedere presso Dio.
Il Vaticano ordinò delle indagini, e il frate venne sottoposto ad esami approfonditi da Agostino Gemelli, che classificò il fenomeno come un disturbo fisico. La Santa Sede quindi vietò a Padre Pio di celebrare messe in pubblico e di confessare. La sua fama non venne però meno: anche personaggi illustri come principi e reali si recarono dal frate di Pietrelcina.
Nel 1964 Paolo VI restituì a Padre Pio libertà e diritto di officiare. Nel settembre di quattro anni più tardi, Padre Pio morì, alla veneranda età di 81 anni. Al suo funerale parteciparono più di centomila persone. Venne beatificato nel 1999 e santificato tre anni dopo da Giovanni Paolo II.