“Fatta la legge, fatto l’inganno”, recita un vecchio detto popolare. Proverbi a parte, è appurato che noi italiani siamo maestri nell’arte di cavarcela, anche quando questo presuppone l’utilizzo di vie non legali. Certamente il discorso non vale per tutti, ma vale di certo per coloro che si inventano i trucchi più incredibili nel campo delle assicurazioni.
Le truffe assicurative sembrano essere diventate un fenomeno diffuso da nord a sud del paese, soprattutto per quanto riguarda l’assicurazione auto online o offline che sia. La truffa più comune sembra essere quella a danno delle stesse assicurazioni (e della collettività, in caso di incidenti) cioè la contraffazione del tagliando assicurativo. Mani sempre più esperte confezionano tagliandi assicurativi uguali in tutto e per tutto a quelli originali, a parte il mancato pagamento del premio, ovviamente. Questo fenomeno è molto grave soprattutto quando ci si trova di fronte ad un incidente; infatti, pur esistendo un fondo che tutela le vittime degli incidenti causati da persone con assicurazione auto falsa, l’iter dei risarcimenti è molto più lungo rispetto a quello standard.
Un altro tipo di truffa assicurativa è invece quello a danno delle persone che hanno stipulato un’assicurazione auto o moto, o meglio, credevano di averlo fatto. È dei giorni scorsi la notizia di alcuni subagenti assicurativi che, una volta incassati i premi assicurativi, trattenevano le intere somme, lasciando quindi i clienti senza soldi e senza copertura assicurativa.
Un’altra truffa molto diffusa in ogni regione italiana è quella relativa ai falsi incidenti, causati talvolta per intascare i risarcimenti delle assicurazioni, ma ancora più spesso per estorcere dei soldi alle vittime, che preferiscono pagare direttamente il danno piuttosto che rivolgersi alla propria assicurazione. Spesso la vittima si comporta in questo modo per paura dei possibili rincari sull’assicurazione auto o moto, non sapendo di essere invece caduta nella trappola di organizzazioni criminali.
Il fenomeno dei falsi incidenti riguarda anche le truffe perpetrate ai danni delle compagnie assicurative; un paio di mesi fa in Puglia è stato scoperto un gruppo di persone che simulava falsi incidenti, sempre con la stessa auto, per ottenere i risarcimenti. Stessa truffa per un gruppo di persone del riminese, che simulava però incidenti con auto di grossa cilindrata, per ottenere risarcimenti più corposi. In questo caso la rete di persone coinvolte è molto estesa: oltre ai truffatori erano coinvolti carrozzieri, noleggiatori ma anche periti assicurativi compiacenti.
Altra truffa assicurativa per falsi incidenti è quella scoperta a Pozzuoli, in provincia di Napoli. Qui un gruppo di persone, dopo aver simulato un falso incidente con lesioni molto gravi, pagava dei veri disabili perché si presentassero al posto lori davanti alle commissioni mediche per la valutazione del danno avuto nell’incidente.
Queste sono solo alcune delle truffe di cui si è avuta notizia negli ultimi mesi. Chissà quale sarà la prossima frontiera delle truffe nel campo dell’assicurazione auto?