Le pavimentazioni in porfido per esterni si prestano a una grande varietà di applicazioni: dai ciottoli alle piastrelle, dal lastrame alle pedate, dai binderi ai cubetti, sono numerose le varianti a cui si può ricorrere, differenti sia dal punto di vista estetico che dal punto di vista pratico. Funzionali e capaci di resistere senza difficoltà agli sbalzi climatici più evidenti, queste pavimentazioni sono in grado di integrarsi alla perfezione in qualunque genere di contesto, sia urbano che non urbano, sia moderno che storico; le piastrelle, in particolare, possono essere trattate con coste segate o coste a spacco.
Il porfido si presenta, in genere, con una colorazione calda, a metà tra il rosa e il grigio, che con il passare del tempo va via via accentuandosi: proprio questa particolarità cromatica è uno dei punti di forza delle pavimentazioni che vengono realizzate con questo materiale, poiché esse si rivelano sempre diverse e, quindi, intriganti visivamente. Sotto il profilo più strettamente tecnico, il porfido è una roccia di origine vulcanica, che al di là della notevole resistenza agli agenti chimici può vantare anche delle caratteristiche meccaniche e fisiche di eccellenza. L’attrito radente e volvente e la vasta gamma colore sono ulteriori doti che ne mettono in luce il valore.
Le pavimentazioni in porfido sono, come detto, estremamente versatili, e proprio per questo si adattano a qualsiasi tipo di contesto, dai più semplici ai più elaborati, dai più sofisticati ai più complessi: le si può trovare, per esempio, in cortili e piazze, ma anche in strade e vie, in residenze private e in luoghi pubblici. La struttura porfirica e la composizione chimica, d’altro canto, ne garantiscono una eccezionale longevità, che fa sì che il porfido si mantenga perfetto e conservi inalterate le proprie peculiarità anche a distanza di anni dalla sua posa, a dispetto delle temperature e delle condizioni meteo (sole, gelo, neve, pioggia) a cui è chiamato a far fronte.