La storia del Piper

E’ il 17 febbraio 1965 e a Roma viene inaugurato un nuovo locale nel raffinato quartiere Trieste. Il nome del locale è Piper Club. Nessuno lo sa, ma è appena nato un pezzo di storia d’Italia.

La nascita di un mito

Il Piper viene fondato da tre soci: Alberigo Crocetta (avvocato), Giancarlo Bornigia (commerciante di auto) e Alessandro Diotallevi (importatore di carne). Il periodo è quello d’oro: il boom economico ha risollevato l’Italia dalle rovine della Seconda Guerra Mondiale, c’è aria di ottimismo, tutto sembra possibile. I giovani stanno lentamente maturando una propria coscienza che spesso si scontra con quella dei genitori, movimenti come la Beat Generation stanno per cambiare il mondo. Il Sessantotto è alle porte, mentre gli Anni di Piombo sono ancora lontani. Il nuovo club è pensato per diventare un punto d’incontro per la gioventù capitolina, ma presto diventerà molto di più: oltre ad essere la più famosa delle discoteche Roma, sarà un’icona ed il simbolo di un’era.

Nella serata inaugurale si esibiscono l’Equipe 84 ed i The Rokes. Successivamente, faranno la loro comparsa sul palco del Piper moltissimi gruppi ed artisti, sia italiani che stranieri: i New Dada, Gli Apostoli, The Primitives, The Bushmen, The Bad Boys, Fred Bongusto, Rita Pavone, Gabriella Ferri, i Dik Dik, Caterina Caselli, Loredana Berté, Mia Martini, Renato Zero, Romina Power e, soprattutto, Patty Pravo. La bella cantante diventerà famosa proprio come La ragazza del Piper.

Il locale viene arredato ed organizzato secondo lo stile beat inglese, con le luci in sincronia con le musiche; sono i tempi della minigonna e delle rivoluzioni anche nel campo della moda. Il Piper è un fedele specchio di quello che succede al di fuori. Molti sono gli ospiti internazionali: nel 1968 addirittura i Pink Floyd (ancora giovanissimi) si esibiscono nel club.

Arriva il 1970 e i tre soci si dividono: il Piper Club rimane a Giancarlo Bornigia. Circa cinque anni dopo, il club diventa una discoteca e ciò è rimasto negli ultimi quarant’anni.

Ancora oggi, a cinquantuno anni dalla sua inaugurazione, il Piper rimane una delle mete preferite dai giovani romani. L’arredamento e lo stile sono cambiati, ma ballare dentro un pezzo di storia rimane un’esperienza da fare.