Quando la Sharing Economy diventa golosa

Negli ultimi anni sia in Italia che nel mondo, ha preso piede un fenomeno molto interessante, ovvero la tendenza ad organizzare un sistema di condivisioni per la pratica delle attività anche più comuni, cosi da abbattere costi superflui e creare occasioni di incontro e di scambio. Questo sistema, riconosciuto da tutti come Sharing Economy, ha generato non solo opportunità di guadagno o di risparmio ma anche un approccio totalmente nuovo alle esperienze più ordinarie a cui tutti sono abituati.

Uno dei settori maggiormente coinvolti dal fenomeno della Sharing Economy è quello del cibo e della convivialità: sono nate infatti, negli ultimi anni e negli ultimi mesi, innumerevoli iniziative e startup dedicate proprio alla rivisitazione del mangiare e dell’aspetto sociale dello stare a tavola.

Ma esattamente come funziona? Per chi ha un po’ di confidenza con il mondo delle applicazioni digitali sarà un gioco da ragazzi; è sufficiente infatti effettuare l’iscrizione ad uno dei network di questo fenomeno culinario operativi nella rete.

Quel che si scoprirà è un mondo di innumerevoli appuntamenti con il gusto e con persone mai viste prima. Gli organizzatori degli eventi nonché proprietari delle case o responsabili delle location, rendono disponibili questi luoghi per accogliere persone di ogni cultura e provenienza, proponendo menù sfiziosi e un prezzo, solitamente low cost.

Per chi non lo sapesse o fosse delicato riguardo il cibo, sarà una bella notizia sapere che ci sono buonissime probabilità di mangiare molto bene con proposte gastronomiche anche di medio/alto livello, in quanto coloro che organizzano queste serate sono solitamente grandi amanti della cucina.

Una caratteristica che ne eleva il valore, è il fatto che uno degli obiettivi di queste occasioni social-mondane è quello di abbattere il più possibile gli sprechi. Basta pensare ad alcuni dati emersi di recente riguardo questo tema: nel nostro paese vengono gettati più di 12 miliardi di euro di cibo, ogni anno. Con questa iniziativa invece, quando capita che avanzi del cibo fresco e di buona qualità fra le mura domestiche, c’è la possibilità di riformularlo per altri senza doverlo buttare via.

Fra chi parla della Sharing Economy c’è chi divide il concetto di Social Eating da quello di Home Restaurant, in quanto attività di diversa natura: la prima è un’occasione principalmente ludica e saltuaria, la seconda consiste in vero e proprio business strutturato sistematicamente.