Intervista all’ideatore dei mitici “Foil Skis”
Intervista all’ideatore dei mitici “Foil Skis”
Viviamo in un’epoca strana, nella quale il mondo cambia ogni giorno e i cambiamenti ci colpiscono in tempo reale, dove i confini tra tradizione e innovazione, icone e mercato, prodotto e comunicazione sono sempre più mobili e sottili. Capita però, nel fantastico mondo del product design, che ogni tanto (sempre meno spesso, forse a causa dello spropositato numero di oggetti e di idee che circolano) si riveli a noi un oggetto particolare destinato a lasciare una traccia, ad essere il capostipite di un nuovo filone. E’ quello che sta succedendo nel mondo delle attrezzature sportive invernali, dove un uomo che si fa chiamare Sandy (al secolo Alessandro Marchi), noto ai gliders italiani siano essi sciatori, snowboarders o surfisti per …
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Viviamo in un’epoca strana, nella quale il mondo cambia ogni giorno e i cambiamenti ci colpiscono in tempo reale, dove i confini tra tradizione e innovazione, icone e mercato, prodotto e comunicazione sono sempre più mobili e sottili. Capita però, nel fantastico mondo del product design, che ogni tanto (sempre meno spesso, forse a causa dello spropositato numero di oggetti e di idee che circolano) si riveli a noi un oggetto particolare destinato a lasciare una traccia, ad essere il capostipite di un nuovo filone. E’ quello che sta succedendo nel mondo delle attrezzature sportive invernali, dove un uomo che si fa chiamare Sandy (al secolo Alessandro Marchi), noto ai gliders italiani siano essi sciatori, snowboarders o surfisti per essere da tempo un appassionato e distributore di diversi marchi di nicchia, ha cavalcato il suo sogno fino al confine in cui la passione e l’Idea diventano realtà quotidiana. E ora contiua a sognare, ma con gli occhi ben aperti. Ho incontrato Sandy per caso qualche anno fa, rispondendo ad un annuncio di vendita di una tavola da surf, e all’appuntamento l’ho trovato con il suo Black Van, cortese, simpatico, serio, disponibile e pieno di passione. Da quel giorno ne ho seguito le orme, che sono a tratti scomparse nella neve fresca delle Alpi o nella sabbia della California a seconda delle stagioni, fino a ricomparire a cavallo di Foil Skis, la sua creatura più recente. Foil è un progetto, anzi, una realtà veramente iconica sotto tutti gli aspetti, e ha tutti gli ingredienti che si richiedono ad una icona: con un’estetica da urlo, la cura per il dettaglio da haute couture e una vera fruibilità sulle piste, Sandy ha avviato una produzione veramente unica di sci e snowboard che coniugano uno dei materiali preferiti dai designers di tutto il mondo, ovvero il legno, con l’artigianalità altamente specializzata del made in italy e le migliori tecnologie disponibili per la lavorazione dei materiali. Bamboo, Frassino e altre essenze ad elevata resistenza meccanica sono accoppiate a materiali moderni, dando origine ad un prodotto veramente unico. Quello che ne esce potrebbe assomigliare, se si volesse ragionare per figure retoriche, ad una declinazione sciistica della produzione dei famosi motoscafi Riva: un sapore unico e non ripetibile, classico e innovativo allo stesso tempo che guarda in egual misura al design e alle prestazioni. Sandy è completamente impegnato e dedicato alla sua creatura ed è molto difficile riuscire a parlarci: quando non è in laboratorio, pare che si dedichi ai test sul campo. Lo cerchi in ufficio, e lui è già andato: guardi sulle piste, ma è appena rientrato. Abbiamo provato a riassumere in qualche domanda la sua esperienza: Qual’è il percorso che ti ha portato a creare Foil Skis? Come hai fatto e con quali skills hai messo insieme l’idea e la sua realizzazione? Il percorso è cominciato più di 20 anni fa, nel mondo degli sport invernali fra progetti di sviluppo e test in pista: ad un certo punto ho avuto un’ispirazione e ho deciso di creare un prodotto fatto per chi ama la montagna , unico nel suo mostrarsi naturale e che possa creare sensazioni irripetibili grazie ad un processo produttivo artigianale che rende lo sci duraturo e capace di trasmettere un feeling speciale dalla prima curva, con una estetica che non ha al momento rivali. Che tipo di risposta hai trovato dagli sciatori e dagli snowboarders che hanno provato i tuoi sci? 100% entusiasmo! Per aver finalmente trovato un prodotto soddisfacente e appagante sia dal punto di vista prestazionale che emozionale. Anche le persone che sono state trascinate nel vortice della routine, hanno ritrovato una nuova motivazione sia dal punto di vista tecnico che nel look: pro riders , maestri ma anche l’utilizzatore “turistico” trovano nei vari modelli un prodotto veramente “tailor made”. So far, dov’è il limite di Foil? Nonostante tu abbia già una produzione di tutto rispetto, continui a proporre nuovi prodotti e accessori veramente interessanti… Il limite sicuramante sono i numeri .. nonostante ci siano molti modelli la capacita produttiva non può essere elevata con questi materiali e con questo processo produttivo, che però aggiunge un valore irrinunciabile. Pensate che nel tempo che mi serve per realizzare uno sci, una normale azienda ne produce 25… Per concludere, che cosa hai in serbo per il prossimo futuro? Prevedo di sviluppare il freeride in tutti i sui aspetti dal boardworld con le tavole split e freeride, con prodotti leggeri e innovativi fino allo sci con nuove geometrie, nuovi materiali e finiture, cercando di rispettare l’ambiente e riducendo ogni possibile fonte di spreco. Sto pensando di lavorare sull’approvvigionamento della materia prima attraverso una coltura di Bambù particolare. Spesso il mio prodotto viene etichettato come luxury, ma in realta e un prodotto che è stato studiato per gli amanti della sciata e della montagna, per il gusto di utilizarlo e le sensazioni che è capace di produrre … e anche per il look! www.foilskis.com
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