All’interno di un laboratorio orafo si realizzano artigianalmente creazioni uniche. Diverso è invece ciò che accade per i gioielli industriali più famosi.
Creatività, estro e passione per il lavoro artigianale. È questo il fil rouge che unisce alcuni jewel designer, capaci di creare gioielli fuori dall’ordinario e distanti dalle logiche di produzione di massa. Creazioni preziose che raccontano di mondi lontani nello spazio e nel tempo, con ispirazioni a metà strada tra sogno e arte, storia e leggende. Piccole gioie dall’allure romantica e vagamente rétro o gioielli dalle linee geometriche e minimaliste, dove ogni dettaglio viene realizzato rigorosamente a mano.
Infatti ultimamente il pubblico sembra aver riscoperto il gusto per le creazioni artigianali orafe, a sfavore dei gioielli industriali dei brand più conosciuti. Sono sempre di più quelli che conoscono la reale differenza che c’è tra un orafo ed un gioielliere.
Abbiamo chiesto a Luca Marsiliani, orafo di professione e proprietario, insieme alla moglie Silvia Mariani del laboratorio orafo roma LeS Creations, di spiegarci le differenze principali tra oreficeria e gioielleria.
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L’orafo “crea” un gioiello partendo da un disegno “su carta”, realizzato da lui stesso (magari su idea del cliente) prima con la sola matita, poi tramite l’ausilio di specifici programmi computerizzati. Il gioielliere invece acquista prodotti industriali già completi e pronti per la vendita o, in alternativa, compra una base modificabile. Ad esempio può acquistare montature industriali di anelli, facendo incastonare delle gemme a laboratori che lavorano per terzi (non per il cliente finale) ed eventualmente effettuare un’incisione.
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All’interno di un laboratorio orafo si realizza un esemplare unico, pensato appositamente in base alle esigenze del cliente. Può farlo in due modi: lavorando direttamente sui metalli (oro o argento) o utilizzando la tecnica della “cera persa”. Tale tecnica può essere utilizzata in due modalità, secondo l’oggetto da realizzare, o interamente a mano, o da un disegno a CAD. Nel primo caso si modella manualmente, come una piccola scultura, nel secondo caso, la modellazione avviene al computer e una stampante 3d creerà il modello in cera. Questo “gioiello di cera” servirà poi per creare lo stampo nel quale si andrà a versare il metallo fuso.
Negli anni ’80 e ‘90, come conseguenza della diffusione delle mode di massa, la richiesta di gioielli fatti a mano è diminuita tantissimo, oggi, fortunatamente, la creazione artigianale è di nuovo apprezzata. Non sempre è una questione di prezzo: a volte i clienti preferiscono le marche, anche se costose, semplicemente perché sono marche, tuttavia, sempre più spesso, altri prediligono l’artigianalità e la creazione unica.
Ecco, ciò che fa veramente la differenza è che un gioiello realizzato da un laboratorio orafo è un esemplare unico ed inimitabile e dunque dal valore inestimabile. pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.