Il differenziale delle auto: guida al funzionamento

In meccanica, e in particolare nell’ambito dei motori delle automobili, esiste un organo meccanico conosciuto come differenziale auto, che serve a distribuire il momento di torsione tra le due ruote motrici. Si tratta di un elemento fondamentale, che è bene conoscere anche perchè quando si stipulano assicurazioni auto economiche, è bene che le varie parti meccaniche siano funzionanti.

Di consueto, il è costituito da due assi che vengono vincolati in una gabbia portasatelliti. Questo sistema serve a installarvi sopra una coppia di satelliti che vanno in presa con due ingranaggi conici detti planetari, che sono collegati ai semialberi.

Funzionamento base del differenziale

Il differenziale delle automobili serve a non permettere alle ruote motrici di perdere aderenza e slittare in curva, poiché fa in modo che la velocità delle ruote sia adeguata alla lunghezza della traiettoria.

Questo è possibile proprio perchè va a trasmettere, durante il moto rettilineo, lo stesso numero di giri alle due ruote, mentre quando c’è un movimento lungo una curva, il differenziale diminuisce il numero di giri destinati alla ruota interna per trasferirli sulla ruota esterna.

Tipologie di differenziali

Esistono principalmente due tipologie: quelli definiti “centrali” e quelli bloccabili, altrimenti detti a scorrimento limitato autobloccante.

I differenziali centrali sono presenti principalmente nelle auto a trazione integrale. In questo tipo di veicoli, viene impiegato un differenziale centrale per distribuire in questo modo la coppia tra le ruote davanti e quelle di dietro; è costituito da una serie di ruotismi epicicloidali.

Il differenziale bloccabile invece è adatto a veicoli quali fuoristrada, in quanto questo tipo di veicoli, se usasse un normale differenziale, sarebbero destinati ad una perdita di aderenza e dunque a slittamento; permette di escludere l’azione del differenziale in particolari momenti della guida, distribuendo uniformemente la coppia su entrambi i semialberi.

Nelle auto da competizione vengono utilizzate delle tipologie detti autobloccanti, che fanno in modo che non si verifichi lo slittamento delle ruote in caso di aderenza su fondi scivolosi.