Il Big Tech sostiene l’economia di New York

I grandi della tecnologia hanno scelto di puntare su New York per l'apertura di nuove sedi, in grado di assicurare nuovi posti di lavoro a sostegno dell'economia della Grande Mela e non solo.

 

Big Tech: di cosa si tratta?

Negli ultimi anni la maggiore spinta economica di New York proviene dai Quattro Giganti della Tecnologia, più comunemente chiamati i Big Tech. Si tratta di quattro aziende che dominano il settore della tecnologia e dell'informazione; stiamo parlando di Amazon, Apple, Google e Facebook. A questi nomi corrispondono società che, in questi ultimi mesi in cui tutto il mondo è in lotta contro la pandemia del COVID-19, stanno puntando all'apertura di nuove sedi e negozi nella Grande Mela fornendo in tal modo la possibilità di nuovi posti di lavoro. Se da un lato, quindi piccole e medie aziende puntano soprattutto sullo smart working, proprio le Big Tech preferiscono investire in presenze fisiche. Non si deve tuttavia pensare che si tratti di una tendenza in contrapposizione agli andamenti generali, quanto piuttosto di un investimento che punta ad incrementare le attività online che caratterizzano queste grandi aziende.

 

L'espansione tecnologica di New York

Fino a pochi anni fa quando si parlava di tecnologia e high tech si pensava subito alla Silicon Valley. Oggi i Big Tech puntano ad affiancare agli enormi quartieri generali della Silicon Valley, uffici e campus posizionati in aree più centrali, proprio come il cuore di New York. Questa metropoli sta quindi diventando sempre di più un punto di riferimento per chi lavora nell'hi-tech, per cui, chi è attratto da questo settore, non può non recarsi a New York. Naturalmente, per entrare negli Stati Uniti, è necessario provvedere alla richiesta del visto elettronico, ovvero l'ESTA, che permette a molti cittadini d'Europa di recarsi negli USA, con una procedura veramente molto semplice. Basterà infatti rivolgersi al sito Esta.Click per ottenere tutte le informazioni necessarie nonché il visto stesso.

 

2020, non solo pandemia: le nuove assunzioni dei Big Tech

Il 2020 sarà ricordato dalla maggior parte delle persone come l'anno della pandemia da COVID-19; allo stesso tempo circa 2600 americani lo ricorderanno come l'anno in cui hanno trovato un impiego presso una delle aziende del Big Tech: perché se da un lato, infatti, la pandemia e il rischio contagio hanno portato alla chiusura di molte realtà lavorative, dall'altro le grandi realtà che operano nella tecnologia hanno saputo fare fronte alla pandemia incrementando i posti di lavoro e aprendo nuovi uffici. Inoltre, gli spazi acquistati fanno presagire la possibilità di nuovi impieghi ed assunzioni: si parla infatti di altri 15 mila contratti per posizioni di vario tipo in una delle principali aziende che operano nel settore tecnologico.

I nuovi uffici realizzati dalle Big Tech sono di vario tipo e metratura e sono situati in varie zone di New York. Facebook, ad esempio, ha acquistato un palazzo storico sito nel centro, ossia l'ex ufficio postale che da oltre cento anni rappresenta uno dei palazzi di maggiore interesse della zona. Le sue dimensioni hanno permesso di sistemare circa mille nuovi dipendenti che sono stati assunti dal re dei social con varie mansioni.

Sempre nella Grande Mela sono stati inaugurati nuovi uffici e sedi delle altre grandi aziende del settore della tecnologia, come Amazon, Google e Apple. Quest'ultima ha deciso di accrescere la sua presenza in città affiancando alla storica sede di Manhattan, dei nuovi uffici. Anche Google e Amazon hanno puntato su New York: la prima associando al campus presso il fiume Hudson, prima della pandemia di marzo, anche un secondo campus al momento in costruzione nel quartiere di Chelsea; Amazon, invece, ha optato per un palazzo che è stato per lungo tempo la sede di Lord & Taylor, celebre catena di grandi magazzini di lusso degli Stati Uniti.