Famosa per la sua vivace vita notturna Ibiza vanta anche un passato ricco di storia e paesaggi degni una cartolina. Purtroppo, il suo lato culturale e la sua natura più intima, sono spesso surclassati dai nomi altisonanti delle discoteche e dei relativi deejay che si esibiscono.
È inutile negare che l’isola sia l’epicentro del divertimento estivo in Europa ma, è importante sapere che, anche se non siete dei nottambuli, Ibiza ha molto da offrire. In questo articolo vogliamo raccontarvi proprio gli aspetti meno noti, quelli che, non godendo magari di “fama” sono spesso ignorati.
Dalt Vila: La città vecchia
Vicino al porto, arroccata sulle alte scogliere c’è Dalt Vila, il capoluogo dell’isola nonché la così detta “città vecchia”. Ricca di fascino e arzigogolata nella sua planimetria, l’antica fortificazione fu opera di un ingegnere italiano, l’illustre Giovanni Battista Calvi. Egli, elaborando la precedente cinta muraria cartaginese, eseguì intorno al XVI secolo, la volontà di Felipe II. Il Re di Spagna volle infatti far edificare una struttura imponente, a forma ottagonale, a protezione degli attacchi dei Turchi e dei pirati in generale.
L’accesso principale di Dalt Vila è subito molto scenografico: il Portal de Ses Taules è infatti composto da un grande ponte levatoio e reca nella parte alta del portale lo stemma di Felipe II. Inizierete così a salire per il ciottolato che, passo dopo passo, conduce al punto più alto (e più panoramico) della città vecchia.
Preparatevi a destreggiarvi per una gincana di stradine, ai cui lati, sorgono palazzi storici segno del passaggio di numerose civiltà. Fenici, Greci e Romani popolarono saltuariamente l’isola ed ognuno di loro contribuì allo sviluppo di questa meraviglia.
Raggiungete la bellissima Placa de Vila e soffermatevi ad ammirare la vita brulicante: piccoli bar, gallerie d’arte e negozi d’artigianato rendono la piazza uno dei posti più caratteristici della città vecchia. Scoprendo Dalt Vila ciò che più stupisce è che, abbandonando le strette vie in cui i palazzi si susseguono l’un l’altro senza dare spazio ad un ampio panorama, basta spostarsi verso le mura di delimitazione che il blu infinito del mare si manifesta in tutta la sua bellezza. Affacciatevi da uno dei 7 baluardi che delimitano la cinta muraria e godetevi lo spettacolo!
Oltre al porto potrete vedere anche la piccola isola di Formentera, distante solo 30 minuti di navigazione. Ma il punto più bello da cui affacciarsi è sicuramente il Mirador del Rei Jaume I. Da qui è possibile avere una panoramica quasi completa della città. Durante la vostra passeggiata non dimenticate di fare una sosta al Castello e alla Cattedrale di Santa Maria la Major.
Infine ricordatevi di indossare scarpe comode perché le salite possono essere anche molto ripide.
Ibiza e l’arte contemporanea
L’isola di Ibiza è molto nota tra gli amanti dell’arte e tra i personaggi eccentrici che scelgono di insediarsi in questa terra ricca di storia. Per rendervi conto della sua importanza nel panorama dell’arte dovete assolutamente visitare il MACE, il Museo di Arte Contemporanea.
La sede di questo polo culturale è all’interno di un palazzo settecentesco, opera dell’architetto Simon Poulet. Inaugurato nel 1969 è stato riaperto nel 2012. All’interno troverete degli interessanti scavi archeologici, il Palazzo storico del XVII secolo e una raccolta di arte contemporanea che vanta opere di Antoni Mari Ribas e le fotografie degli artisti che partecipano alla Biennale di Ibiza. Infine la “chicca” è data da un’accurata selezione di stampe giapponesi.
Altro luogo impedibile è la Nave Salinas nella località di Sant Josep. Edificato nel 1941 come luogo per lo stoccaggio del sale fu abbandonato quando, l’attività delle saline, non rappresentava più il fulcro del commercio dell’isola. A dare nuova vita all’edificio ci ha pensato l’eclettico collezionista d’arte Lio Manca.
Da diversi anni a questa parte la Nave Salinas è un polo culturale molto attivo: ogni anno vengono organizzate mostre di artisti di fama mondiale. Lo spazio, decisamente suggestivo, ha ospitato negli anni le opere di Kaws, Marco Brambilla, Keith Haring e molti altri ancora.
Nel 2019 l’allestimento di Kenny Scharf ha avuto eco internazionale e, grazie alle sue opere visionarie definite come un Surrealismo Pop, l’artista ha saputo attirare anche un pubblico molto giovane, di solito proiettato solo sulla movida dell’isola.
Una residenza alternativa: La Granja
Anche soggiornare in un luogo fuori dal comune appartiene alle attività alternative che si possono fare nella bellissima isola di Ibiza. La Granja, una lussuosa farmhouse immersa nella natura, è un concept bucolico di rara bellezza. La residenza, che un tempo era privata, è stata sapientemente riconvertita in uno spazio di accoglienza: lo studio d’architettura Dreimeta ha infatti conservato quegli elementi dell’architettura Iberica che donano un fascino antico a questa location.
Tracce di influenze moresche sono infatti ben visibili nelle camere da letto e negli spazi pubblici. Anche le massicce porte di legno scuro e le travi a vista sono frutto di una sapiente riqualificazione degli spazi.
L’idea di questo progetto prevede la profonda integrazione tra la natura e l’uomo: dall’accoglienza personalizzata alla cucina bio tutto è creato su misura per gli ospiti. Sotto la guida di Andy Szymanowicz e di una comunità creativa specializzata in varie discipline, chiunque soggiorni alla Granja può partecipare a lezioni e seminari a tema eco-sostenibile.
L’accesso alla Granja è aperto anche a chi non vi soggiorna. Potrete recarvi per un aperitivo oppure per una romantica cena.