Una classifica non esaustiva
Fare una classifica dei 10 film italiani più belli è pressoché impossibile grazie ai grandi cineasti che per fortuna hanno dato lustro al nostro cinema. Sicuramente molto dipende dai gusti personali, ma ci sono film che possono davvero definirsi intramontabili e conquistano lo spettatore chiunque esso sia e di qualsiasi epoca.
Una classifica questa da sfruttare anche per rivedere o vedere per la prima volta questi capolavori del cinema in streaming, che arricchiscono culturalmente e in taluni casi anche umanamente.
1) Ladri di Biciclette
Al di là di un maestro che lo ha saputo dirigere in modo eccellente come Vittorio De Sica, questo film è cosi potente nella sua concretezza di quadro del dopoguerra che fa quasi male al cuore guardarlo. I ladri di biciclette sono coloro che hanno rubato il mezzo con cui il protagonista può lavorare girando la città di Roma (fa l’attacchino). Durante la ricerca si rivelerà in tutta la sua crudezza uno spaccato d’Italia del 2° dopoguerra tra estrema povertà, voglia di riscatto e gioie che arrivano dalle cose semplici.
2) Roma città aperta
Un film del ’47 con una quanto mai intensa Anna Magnani affiancata in una delle più belle interpretazioni drammatiche di Aldo Fabrizi, conosciuto ai più come attore “comico”. Una Roma che fa ancora i conti con la presenza dei militari e con la paura di essere catturati e uccisi, come accade nella memorabile scena di Francesco che viene caricato sul camion mentre Pina (la Magnani) cerca di fermare i soldati ma cade di fronte agli spari e sotto gli occhi del figlio.
3) Divorzio all’italiana
Un film tragicomico del 1961 ambientato in un’immaginaria cittadina della Sicilia dove il barone Fefè (Mastroianni) sposato con Rosalia e innamorato della cugina sedicenne, vorrebbe porre fine al suo matrimonio ma ancora non esiste la legge sul divorzio. Escogita quindi un modo per mettere in atto il delitto d’onore in quanto la moglie ha una tresca con un suo amico. Ci riesce ma chi di spada ferisce…
4) Il gattopardo
Un film-colossal (uno dei pochi italiani) di Luchino Visconti che ha segnato un’epoca. La storia si svolge nel 1860 anno di grandi cambiamenti anche per il sud Italia, all’indomani dell’unificazione del paese che stenta a trovare una sua identità e che lotta con i vecchi stereotipi e quelli nuovi che premono incalzanti nella storia.
Un nobile uomo che si rende conto del declino del suo rango che ormai non ha più l’importanza di un tempo e una Sicilia alle prese con valori tradizionali e orgoglio aristocratico.
5) La dolce vita
Federico Fellini con questo film ha segnato anche la storia del cinema. Una pellicola in 7 episodi con protagonista un giovane ma eccellente Marcello Mastroianni e sullo sfondo una Roma eternamente bella. Colonna sonora indimenticabile, sognante che ha impresso nell’immaginario collettivo una felicità effimera legata ai tempi andati.
6) Il buono, il brutto e il cattivo
Un film western capolavoro del grande Sergio Leone con protagonisti eccellenti come Clint Eastwood (il buono ma cacciatore senza scrupoli di taglie) e Lee Van Cleef (il cattivo, killer a pagamento), alle prese con una trama curiosa che vede anche Eli Wallach (il brutto, ma simpatico ladro) alla ricerca di un tesoro da 200 mila dollari. Tutti e tre hanno informazioni utili e non possono fare a meno di collaborare. Musiche di Morricone indimenticabili.
7) Il sorpasso
Uno dei film capolavoro di Dino Risi del 1962 con protagonista un Vittorio Gassman in grande forma e un Jean-Louis Trintignant durante il boom economico e della leggerezza del tempo. Gassman interpreta un “vitellone” scanzonato che trova casualmente un compagno di viaggio come Trintignant (Roberto) timido e impacciato, che incontrerà diversi protagonisti e più volte vorrà scendere da quell’auto, finché un ennesimo azzardo in un sorpasso costerà la vita al giovane, di cui il personaggio di Gassman non sapeva neppure il cognome.
8) I soliti ignoti
Gustoso film del ’58 di Mario Monicelli che vede la banda composta da Gassman, Renato Salvatori, Mastroianni, la Cardinale, Totò e Tiberio Murgia alle prese con l’organizzazione del “furto del secolo”. Battute rimaste nella storia del cinema tra risate e nostalgia.
9) Un borghese piccolo piccolo (1977)
Una delle interpretazioni più riuscite di un meraviglioso Alberto Sordi in una pellicola che dipinge un’Italia alle prese con la quotidianità capace di grandi gesti nel suo “piccolo” ma anche di grandi cattiverie.
10) Le mani sulla città (1963)
Il regista Francesco Rosi dipinge una Napoli e anche un’Italia in balia della corruzione politica e degli interessi personali. Un’analisi feroce e impietosa terribilmente attuale.