Electronic Procurement, i Social Media ed i dubbi delle aziende italiane

L’Electornic Procurement desta dubbi nei responsabili delle aziende italiane. Eppure…

L’Electtronic Procurement (approvvigionamento elettronico) è quell’insieme di attività, di tecnologie, di procedure e di modalità organizzative, che consentono di operare online per l’acquisizione di beni e servizi avvalendosi delle potenzialità della rete: Business to Business (B2B), Business to Consumer (B2C) e Government to Business (G2B).

Viviamo un’epoca strana. I social network sono entrati a far parte della vita degli italiani ed hanno assunto un ruolo sempre maggiore nelle abitudini dei consumatori: l’84% si affida a internet quale fonte di informazioni per i loro acquisti ed il 78% si sfrutta internet per indagini di confronto dei prezzi di beni e servizi cui è interessato.

Eppure, nonostante questi numeri, e nonostante in altri paesi l’E-Procurement rappresenti una realtà più estesa, in Italia i direttori acquisti faticano a comprenderne le reali potenzialità e quindi non sanno come usarli. C’è da precisare che in molti casi anche i direttori vendite non sanno come ben sfruttare le potenzialità dei social network. Non sarà infatti un caso che i colossi dell’e-business siano prevalentemente esteri.E-Procurement - Approvvigionamento Elettronico

 

Ed è proprio sulle opportunità dei  social media nel miglioramento dei processi d’acquisto aziendali che ha posto l’attenzione il workshop organizzato da Carlson Wagonlit Travel insieme allaSchool of Management del Politecnico di Milano a Milano. 

Il bacino di utenza dei social è strabiliante: Facebook un miliardo di utenti, Twitter 500 milioni, Linkedin  150 milioni e Pinterest 11 milioni. Aumenta così anche l’importanza del loro ruolo negli acquisti aziendali in termini di network (accesso a esperti, opportunità di carriera, networking interno ed esterno), conoscenza (fornitori, clienti, concorrenti) e contenuti (best practice, esperienze, informazioni di settore).

Secondo i dati presentati il 90% dei buyer utilizza i social media durante l’orario di lavoro e il 57% crede che possano aumentare le loro prestazioni. Più della metà (il 55%) dichiara inoltre di essere influenzato nelle decisioni d’acquisto da forum e community online, mentre il 48% ritiene che i social possano migliorare le relazioni con i fornitori. Il 77% è infine convinto che l’utlizzo dei social media nei processi di acquisto aumenterà in futuro.

Le aziende italiane si discostano invece dalla media globale ed i direttori acquisti rimangono scettici considerandoli strumenti poco sicuri che veicolano un’informazione destrutturata.

Per colmare questa lacuna è offrire ai direttori acquisti presenti un’opportunità di approfondimento sul tema, a seguito del workshop è stato creato un gruppo riservato su Linkedin: la CPO Innovation Community. Molteplici i suoi obiettivi: mettere luce i benefici che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione possono portare alla direzione acquisti di un’azienda, identificare e promuovere le good practice, generare nuove idee progettuali e, più in generale, diffondere competenze che diventino per i partecipanti parte del loro patrimonio di cultura professionale.

Fonte Event Report

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Redazionale a cura di Booster Web Marketing

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