Cunigghiu a’ Portuisa

 Coniglio alla portoghese (Ragusa)

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Altra ricetta tratta da “Il libro d’Oro della Cucina e dei Vini di Sicilia” scritto da Pino Correnti, editore edito da Mursia… ”un’opera eclettica che appassionerà non soltanto il gastronomo raffinato e l’amante della cucina popolare, il buongustaio e la casalinga, ma anche l’intellettuale, il turista, l’uomo d’affari il curioso. E, per finire, va letta da chiunque voglia o cerchi di conoscere la Sicilia ed a nche da chi la conosce o crede di conoscerla”

Scusatemi per la foto … non rende la squisitezza del piatto!

Ingredienti: 1 bel coniglio in carne, meglio se selvatico; farina q.b.; 1 cipolla grossa; 1 trito di aglio e prezzemolo; 50 g di conserva di pomodoro diluita in acqua calda; 30 g di capperi; 2 cuori di sedano tritati; 40 g di olive bianche snocciolate; marsala stravecchio; olio d’oliva, sale e pepe.

Preparazione

Fare a pezzi il coniglio i cui pezzi finiscono rosolati in olio, dopo essere stai tenuti in una marinata di Marsala stravecchio e poi sgocciolati, infarinati e soffritti assieme alla cipolla finemente affettata e al trito d’aglio e prezzemolo, alla salsina di pomodoro (in aggiunta all’estratto diluito in acqua calda, oppure nel brodo sgrassato). Si possono aggiungere altri odori (basilico e menta) assieme alle olive bianche tagliuzzate, ai capperi, ai cuori di sedano tritatied anche tocchetti di melanzane e patate fritte. Sul finire l’intingolo viene insaporito dal Marsala stravecchio. Questa è la variante del “cunigghiu a’ cacciatura”, conosciuta in Sicilia prima ancora del 1770, anno in cui nasce il Marsala. Prima si usava il vino Porto, da ciò nasce l’attribuzione “alla portoghese”.

(La ricetta e’ tratta da “Il libro d’oro della cucina e dei vini di Sicilia” scritto da “Pino Correnti”, editore “Mursia”)

Arredo e Convivio