Il pannello di controllo è lo strumento che ci permette di comunicare agevolmente con il nostro sito. Dunque va scelto con grande attenzione, lo sapevi?
La costruzione di un sito è lastricata di strade da imboccare. A volte, soprattutto sulle questioni più spontanee, hai le idee chiarissime. In altri casi, invece, ti ritrovi a navigare a vista o a raccogliere informazioni frammentarie, perché probabilmente si tratta di argomenti a te meno familiari.
Per esempio, comprendere di che tipo di hosting (un termine nuovo per la maggior parte dei “debuttanti”) hai bisogno può rivelarsi complicato, ma puoi venirne a capo approfondendo la lista di servizi offerti da ciascun marchio.
Per l’appunto, una volta presa una decisione in tal senso, ci si imbatte successivamente in una serie di possibilità relative all’“elezione” del pannello di controllo, la plancia virtuale che ti aiuta fattivamente ad amministrare il website.
Ogni nome offre determinate funzioni e caratteristiche. Fra questi, trovi anche – ma, beninteso, non solo – CPanel e Parallels Plesk, ovvero quelli preferiti dai provider. E sono proprio alcune informazioni utili su Plesk che, previa consultazione di Giga.it, ti porgeremo nei prossimi paragrafi.
Perché preferire Plesk?
In realtà è una mera questione pratica. I sistemi Windows negli ultimi decenni ci hanno “viziati”, abituandoci a comandi semplici e immediati. Esattamente su questa falsariga è stato concepito Plesk.
La piattaforma, grazie a operazioni intuitive, risulta particolarmente idonea per coloro che se ne intendono poco di informatica, o che comunque non desiderano diventarne esperti (per questioni di tempo o forma mentis).
Le sue dotazioni
In pratica, stiamo analizzando un software che si manifesta in forma di tastiera “astratta”, pensata per facilitare la gestione e gli automatismi di un sito Internet, attraverso il suddetto hosting o il server.
Anche per la manutenzione, malgrado sia consigliabile – per affrontare meno crucci – l’integrazione con la cara e vecchia supervisione umana. A ogni modo, accedendo mediante il browser, potrai utilizzare il tuo server a mo’ di hosting, evitando lunghi e complicati codici.
Sicché aggiungere nuove utenze, organizzare lo spazio nel disco fisso, creare accounts aggiuntivi o, più in generale, configurare i domini telematici non porrà più alcun tipo di problema.
Adattabilità e primi passi
Fra le altre informazioni utili su Plesk che possiamo illustrare in questo contesto, ce n’è una che riguarda la “malleabilità”. Infatti stiamo parlando di uno strumento che interagisce con Windows ma lavora altrettanto bene con Linux, peculiarità che invece CPanel non ha.
A tale universalità corrisponde un’estrema e oggettiva semplicità d’installazione, in quanto è sufficiente apporre uno script già disponibile e compilare alcune risposte. Il resto viene da solo.
Un “utensile” ormai insostituibile
All’immediatezza dei comandi, già presentata, sottolineata e ribadita, Parallels Plesk unisce altre due qualità davvero importanti: l’affidabilità (fondamentale, dato che consegni le sorti della tua creatura a una “macchina invisibile”) e la sicurezza (altrettanto irrinunciabile, poiché inserisci nella piattaforma dei dati sensibili e degli archivi consistenti, oltre a notizie e aggiornamenti vari).
Tanto per essere chiari, non è che questo genere di pannelli sia sempre esistito e non sia ancora possibile immaginare delle soluzioni alternative (provenienti dal passato; sul futuro, come sempre, ci si sta tuttora attrezzando), però è di un modus operandi molto moderno e scorrevole che ci stiamo occupando qui.
Per intenderci meglio: in questo modo si può fare a meno di un programmatore e arrangiarsi egregiamente da sé. Ovviamente, se ti ritieni più esperto e ne sei in grado, puoi comunque potenziare il tutto attraverso eventuali percorsi più professionali.
Ancora sulla sicurezza
La tua tranquillità è una delle pietre angolari dell’intero apparato che stai mettendo su. L’hosting e/o il server rimangono sotto il tuo controllo costante, perciò, se segui metodicamente (ma non certo ossessivamente) il tuo sito, non ci saranno spiacevoli sorprese. Pure ulteriori risorse saranno monitorate attraverso apposite e periodiche “relazioni” automatiche, alle quali dovrai soltanto dedicare un’attenta lettura.
A proposito di capienza
Acquisire Plesk è oneroso. Non in termini monetari, bensì di spazio. Insomma, il server deve essere in grado di supportarlo, grazie a un hardware adeguato.
Per dire, FlameNetworks è un provider che si concilia bene con le esigenze di cui sopra. D’altronde, un sistema così maneggevole deve avere una struttura sufficientemente robusta. È un prezzo accettabile da pagare, non ti pare?
Avevi mai dedicato la giusta attenzione ai pannelli di controllo?