Christopher Reeve: l’unico, vero ed inimitabile "Superman"

Quando si dice che gli eroi vivranno per sempre: Christopher Reeve, compianto attore di Hollywood, è stato il primo ad impersonare “L’uomo d’Acciaio” e, con ogni probabilità, resterà inimitabile, nonostante le varie produzioni che, in questi anni, stanno cercando di riscrivere la storia di Superman. Christopher, fu uno dei migliori …

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Christopher Reeve: l’unico, vero ed inimitabile "Superman"

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Quando si dice che gli eroi vivranno per sempre: Christopher Reeve, compianto attore di Hollywood, è stato il primo ad impersonare “L’uomo d’Acciaio” e, con ogni probabilità, resterà inimitabile, nonostante le varie produzioni che, in questi anni, stanno cercando di riscrivere la storia di Superman. Christopher, fu uno dei migliori attori e registi che la mecca del cinema abbia mai conosciuto, di lui si conserva ancora oggi un ricordo talmente vivo che si fa quasi fatica a pensare che l’inossidabile uomo d’acciaio non ci sia più…

Bello come un adone, alto, prestate muscoloso: Christopher fu davvero uno dei primi sex symbol che la storia del cinema abbia mai conosciuto: ;la sua carriera di attore iniziò sui palchi più famosi, quelli di Broadway; appena maggiorenne, sostenne i provini per Superman che, come ovvio, superò brillantemente. La saga dell’eroe a fumetti che portò a Christopher fama e notorietà, iniziò nel 1978: in questo primo film, il giovane Reeve, ancora attore inesperto, dovette confrontarsi con mostri sacri di Hollywood come Marlon Brando, che recitava nella parte del padre biologico di Superman e Glenn Ford, in una delle sue ultimissime apparizioni, che, invece, interpretava la parte del padre adottivo. Il primo Superman fu un successo strepitoso, al quale seguirono altri tre episodi.

Christopher era un “omone” alto e prestante ed il suo fisico scultoreo era anche il frutto di tantissimo sport, sport che Reeve praticava assiduamente: pensate che il giovane attore fu anche un campione di equitazione e fu proprio a causa di un terribile incindente, avvenuto durante una gara, che la vita di Christopher, purtroppo, finì tragicamente. Era il maggio del 1995 quando, in seguito ad una rovinosa caduta da cavalo, “Superman” si spezzò praticamente l’osso del collo, perdendo, all’ istante, l’uso degli arti. Ironia della sorte, una sorte crudele e spietata: proprio lui, che impersonava “L’uomo d’acciaio” si era spezzato come un fuscello e da quel giorno la sua vita non fu più la stessa. Rimasto tetraplegico, Christopher passò i restanti anni della sua vita su una sedia a rotelle, senza poter alzare nemmeno un dito e non avendo nemmeno la possibilità di respirare in modo autonomo: gli fu praticata una tracheotomia e, in seguito applicato un tubicino collegato ad un respiratore in costante funzionamento. L’attore, nonostante tutto, non si diede per vinto e da quel momento in poi, con il sotegno della moglie Dana, creò una Fondazione a favore della ricerca sulle cellule staminali che, già all’epoca, sembravano la soluzione per tutti coloro che avevano subito un incidente grave come il suo. Nemmeno la sua vita di attore si fermò: fu infatti scritturato per reinterpretare “Rear Window“, remake di uno dei più famosi film di Alfred Hitchcock

Accettò e ne fu fiero, di partecipare anche alle serie tv Smalville, che raccontava la storia del giovane Clark Kent/Superman in chiave moderna: negli episodi in cui fu presente, Christopher fi chiamato ad interpretare uno scienziato che era a conoscenza del segreto di Kent…

Nonostante le sue condizioni fisiche, Reeve non smise mai di lottare con tutte le ;forze, nella speranza che un giorno, avrebbe potuto camminare e correre di nuovo. Per questo motivo fun un fervente attivista di tutti i programmi di ricerca sulle cellule staminali e per questo motivo, scrisse anche due libri, in cui fece conoscere le sue condizioni di uomo normale, divenuto disabile, con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica a favore della ricerca e del sostegno per le persone affette da gravi handicap come il suo.
Ancora oggi, nonostante siano ormai passati quasi 10 anni dalla sua morte (avvenuta per infarto) si ricorda il commovente intervento dell’attore durante la Notte degli Oscar: tutti i suoi colleghi, nessuno escluso, si alzarono in piedi al suo arrivo sul palco un arrivo accompagnato da un applauso lungo diversi minuti..

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Nella commozione generale, Christopher ebbe anche la forza di iniziare il suo discorso con una battutta: “Probabilmente non ci credere…ma per essere qui stasera, sono partito da New York lo scorso Settembre…“. Ironico fino alla fine, Reeve divenne un esempio per molti e quando scomparve fu un gravissimo lutto per Hollywood. Morì lasciando la moglie Dana ed il figlio Will, appena adolescente: purtroppo, qualche anno dopo la sua dipartita, anche Dana morì in seguito ad un tumore al polmone fulminante. Oggi, a portare avanti la sua fondazione, è proprio il figlio che, nonostante sia rimasto orfano giovanissimo, è riuscito ad affrontare la vita con la forza ed il coraggio del più famoso papà. ;

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Credits by Getty Images

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