Le origini della cartomanzia si perdono nella notte dei tempi, sono antiche e controverse. Esistono diverse correnti di pensiero riguardo alla nascita di questa pratica divinatoria avvolta nel mistero, che rende ancora più affascinanti i suoi segreti. Si passa dall’antico Egitto (XXII secolo a.C.) alla Cina (XI secolo a.C.), dall’Italia (XV sec.) ai nomadi del Medioevo, dalla cultura sumera (ipotesi quest’ultima non documentata) all’India. Nessuno, ad oggi, è in grado di dare una risposta definitiva sulle origini della cartomanzia.
Cartomanzia: dalle origini ad oggi cosa è cambiato?
La differenza tra la cartomanzia del passato e quella odierna è data dal rapporto tra la società e questa pratica divinatoria. Anticamente, tale pratica era riservata esclusivamente ad una ristretta cerchia di persone, mentre oggi tutti possono rivolgersi al cartomante lettura tarocchi per un consulto. In tempi moderni, grazie alla tecnologia, si ricorre alla cartomanzia online con la possibilità di fruire del servizio direttamente da casa per avere risposte e indicazioni su presente, passato e futuro. La tecnologia si evolve rapidamente, in ogni campo. Le attuali chat, video-consulti o consulti telefonici saranno destinati, in futuro, ad utilizzare la realtà virtuale?
Origini e segreti della cartomanzia
Se le origini della cartomanzia moderna sono riconducibili al XVI sec., bisogna indagare i tempi antichi per scoprire la nascita dell’arte divinatoria attraverso la lettura delle carte per come la conosciamo oggi. La teoria più diffusa riguardo alle origini della cartomanzia si concentra sull’antico Egitto. A testimonianza di questa corrente di pensiero ritroviamo il libro di Thot, simbolo della religione egiziana, contenente i geroglifici dell’alfabeto. L’alfabeto egiziano è legato alla lettura dei tarocchi, nati dagli antichi simboli dell’Egitto, che racchiudono il sapere universale.
In particolare, a sostenere la tesi ‘egiziana’ fu un francese, Jean-Baptiste Alliette, che nel 1770 scrisse un saggio sull’argomento. Nel libro sosteneva che l’unico libro sfuggito all’incendio della biblioteca di Alessandria trattava la cartomanzia praticata nell’antico Egitto con 78 sottili foglie d’oro e misteriosi geroglifici incisi. Dalla lettura combinata di queste foglie i sacerdoti sapevano predire il futuro. Un’altra corrente di pensiero si concentra sulla Cina. Rileva interessanti analogie tra la lettura dei tarocchi ed il libro I Ching, che racchiude l’antica saggezza cinese ed esagrammi probabilmente utilizzati come strumento di divinazione. Non solo: pare che le carte da gioco siano state inventate proprio in Cina.
Cartomanzia: origini in Italia e in Europa
Trasferiamoci in Italia, in particolare nel Nord Italia. Alcuni fanno risalire la nascita della cartomanzia alla corte del Duca di Milano, Filippo Maria Visconti (metà del XV secolo). Sono stati ritrovati mazzi di carte dell’epoca, citazioni in alcuni documenti, precisi riferimenti agli arcani minori nei registri pubblici della corte. In quelle carte, sono raffigurati gli abiti tipici della tradizione italiana. Altri studiosi sostengono che la cartomanzia risalga agli zingari del Medioevo, ai nomadi in grado di leggere le carte che avrebbero favorito, nei loro spostamenti, la diffusione della lettura dei tarocchi nel vecchio Continente.
In Europa, la diffusione delle carte e dei tarocchi è avvenuta in due fasi differenti: la prima legata al gioco delle carte, la seconda all’utilizzo delle carte e dei tarocchi nell’arte divinatoria. Nel 1540, Guillaume Postel pubblicò il volume Clef des Choses cachées (Chiave delle cose occulte) che segnò la nascita ufficiale della moderna cartomanzia e dei tarocchi. La peculiarità dei tarocchi sono gli Arcani, simboli rimasti invariati nel corso del tempo.
Le 78 carte dei tarocchi usate per la cartomanzia si suddividono in 56 Arcani minori (nei semi di bastoni, denari, coppe e spade) e 22 Arcani maggiori con figure simboliche associate a concetti universali come giustizia, ruota della fortuna, amanti, ecc. Le carte forniscono informazioni simboliche al cartomante: il loro linguaggio recondito è accessibile soltanto ad alcuni eletti che ne conoscono i segreti.