Il Lagotto Romagnolo fa parte delle razze autoctone italiane, ed appartiene al gruppo 8, cioè la categoria dei cani da riporto, da cerca e da acqua; è particolarmente apprezzato per la ricerca del tartufo, grazie al suo olfatto, estremamente sviluppato. Il suo nome deriva dall'espressione "can lagot", che, secondo il dialetto romagnolo, significa "cane da acqua".
Storia della razza
Si tratta di una razza molto antica, le cui tracce sono riconducibili agli etruschi, come testimoniato da alcune raffigurazioni in una necropoli di Spina, presso Ferrara.
In alcuni testi risalenti al sedicesimo secolo, vengono riportate testimonianze di un cane adatto alla caccia della selvaggina acquatica, dall'aspetto molto simile a quello del Lagotto.
Successivamente, sembra che questa razza si sia diffusa nelle zone paludose intorno a Comacchio, sconfinando fino verso il Friuli, terre particolarmente adatte alla sua indole di cercatore acquatico.
Soltanto in seguito, subentrò un mutamento delle sue abitudini, che lo portarono a diventare un cane da tartufo, caratteristica che tutt'ora lo rende unico al mondo a possedere questa attitudine.
Aspetto fisico del Lagotto Romagnolo
Si tratta di un esemplare di taglia media (dai 13 ai 15 kg), ben proporzionato, con un aspetto rustico ed una costituzione piuttosto forte, ha un'altezza al massimo di 50 cm al garrese; è presente un marcato dimorfismo, dato che la femmina è generalmente più piccola.
Ha un muso piuttosto largo e leggermente cuneiforme, con occhi grandi e rotondi, e un evidente tartufo; le orecchie sono pendule e di medie dimensioni.
La coda viene mantenuta alta quando il cane è attento ad un comando, mentre è portata a scimitarra nei momenti di riposo.
È rivestito da un manto molto folto, la cui peculiarità è quella di avere un aspetto riccio, simile a quello della lana; la tonalità cromatica varia dal bianco sporco, all'arancio, al roano, al marrone.
Il Lagotto non perde pelo, per cui è indispensabile sottoporlo periodicamente a toelettatura, per mantenere il suo mantello in ottime condizioni.
In rapporto al tipo di lavoro che compie, è un cane molto forte e robusto, con un'estrema vitalità.
Carattere e temperamento tipici della razza
Questo animale possiede un'indole da lavoratore instancabile, che lo rende particolarmente adatto per la ricerca, anche perché è adattabile a qualsiasi contesto, mostrandosi sempre desideroso di accontentare il suo proprietario.
Tendenzialmente è un animale tranquillo e pacifico, per cui può vivere agevolmente in famiglia, anche in presenza di bambini o di altri cani. Tuttavia, per assicurargli il benessere fisiologico, è molto importante condurlo ogni giorno a passeggiare, preferibilmente lasciandolo libero dal guinzaglio, in zone di aperta campagna.
Nel complesso, si tratta di un animale predisposto all'obbedienza ed alla docilità, che raramente abbaia o mostra aggressività; mostrando una spiccata tendenza alla protezione dell'ambiente in cui vive e delle persone con cui si rapporta, può essere considerato anche un ottimo cane da guardia.
Tendenzialmente molto socievole, ama la compagnia delle persone ed in particolare del suo proprietario, con cui instaura un rapporto estremamente profondo, soprattutto se viene portato alla cerca del tartufo.
Essendo un animale estremamente dolce ed affettuoso, il Lagotto può essere anche un ottimo cane da compagnia, dato che si adatta bene anche alla vita domestica.
Alimentazione e salute
Pur avendo poche pretese, in quanto per sua natura molto adattabile, questo cane richiede comunque un'alimentazione estremamente equilibrata, che gli possa garantire la vitalità che lo contraddistingue; quindi è consigliabile un regime nutrizionale con cibi a base di proteine di origine animale ad alta digeribilità, per garantirgli di mantenere il suo peso ideale.
Se conduce un corretto stile di vita, il Lagotto presenta pochissimi problemi di salute, e può arrivare a vivere fino a sedici anni.