5 cose sulle Audi che sicuramente non conoscevi

La casa automobilistica Audi, cela diverse curiosità relativamente al suo brand. Probabilmente, sono pochi quelle che le conoscono tutte. Forse la prima, è la sua fondazione centenaria, dato che è nata nel lontano 1909 e oggi continua la sua operatività a distanza di 114 anni esatti. Prima di continuare l’approfondimento, ci teniamo a ricordare Audi, prima di chiamarsi così – soltanto un anno dopo la sua costituzione – era conosciuta sotto il nome di August Horch Automobilwerke GmbH. Dal 1964 ad oggi, la casa automobilistica tedesca fa parte del gruppo Volkwswagen.

Prima curiosità su Audi: il fondatore lavorò per il suo grande competitor

L’ingegnere tedesco August Horch (fondatore di Audi), durante i suoi anni di gioventù, preso dall’ispirazione per le nuove tecnologia e dal desiderio di costruire qualcosa di nuovo, decide di lavorare nelle realizzazioni navali, acquisendo skills di meccanica e lavorazione metalli. Vista la sua capacità e abilità manuale, il fondatore della casa automobilistica Mercedes Benz, Karl Friedrich Benz, lo volle come dipendente per il suo progetto, ovvero per la costruzione dei veicoli che oggi conosciamo tutti.

Il lavoro nella fabbrica Mercedes durò circa tre anni, periodo durante il quale August Horch cominciava a sperimentare e ideare privatamente, i suoi modelli. Soltanto qualche anno dopo, decise di avviare la sua azienda, dando vita ai modelli Audi che tutti noi oggi, conosciamo molto bene.

Quando Audi, “non era Audi”

Prima di far esplodere sul mercato il brand Audi, i veri pionieri del progetto automobilistico tedesco furono coloro che lavoravano nella vecchia e prima azienda di Horch, omonima ditta costituita nel 1899. Da allora, nacquero le progettazioni per costruire i motori più potenti e performanti di quei tempi, aggiungendo un tocco d’eleganza. Il successo motoristico però, non bastò. Infatti, presto ci furono delle discrepanze aziendali, che costrinsero Horch a lasciare l’azienda fondata inizialmente, dando vita proprio nel 1909, ad Audi. Ben preso la casa automobilistica tedesca divenne il leader del settore automobilistico, confermandosi pioniere della trazione integrale sui mezzi commerciali, che da allora avrebbero veicolato questo sistema per altri decenni.

Come usare i ricambi ricondizionati Audi

Chi ha un’auto di proprietà, sa bene quanto possa costare caro cambiare un singolo pezzo usurato o danneggiato delle macchine, a maggior ragione se venduto da Audi. Per risparmiare e allo stesso tempo godere di un veicolo sicuro ed efficiente, è sufficiente comprare un ricambio ricondizionato Audi.

Così come i cellulari, esistono anche i pezzi ricondizionati di ricambio auto, venduti e ispezionati da Audi stessa, che dopo averli fatti revisionare ad un team di esperti, e riparati da loro stessi, vengono testati per poter essere immessi sul mercato “come nuovi”.

I pezzi in commercio sono di ogni tipologia: da quelli per cambiare i freni fino alla riparazione del motore, per poi terminare al cambio di pneumatici usurati.

Perché proprio “Audi”?

Quando leggiamo che il brand fa la differenza, ne prova la veridicità Audi stessa. Durante i primi di anni di fondazione, Horch dovette affrontare diverse sfide legali per trovare un nome che non infrangesse il copyright.

Il nome Audi era praticamente perfetto, non solo perché non avrebbe intaccato la legge, ma anche in termini funzionali. Audi in latino significa “ascoltare”, ma allo stesso tempo, la stessa parola ricorda le origini tedesche della società. Una mossa strategica che alla fine si rivelò così vincente, che Audi divenne uno dei brand più innovativi e apprezzati in tutto il settore automobilistico.

Cosa significano i 4 anelli del logo Audi?

Probabilmente Horch, se avesse sviluppato il suo lavoro completamente da solo, non avrebbe ottenuto gli stessi risultati di oggi. Così, nel 1932 pensò di chiedere aiuto ad altre società automobilistiche, ed è proprio grazie ad esse che oggi ha consolidato il suo enorme successo, dando vita alle Auto Union.

Auto Union nasce dalla collaborazione di Horch, Dkw, Wanderer e chiaramente, Audi. Da allora, gli anelli del brand Audi, sono tutti connessi e rimasti grazie all’Union creata all’epoca. Un successo che ricorda fin dai tempi, le radici del progetto.

La continua battaglia con i crash test

Nel 2023 i crash test sono oramai all’ordine del giorno. In pochi però, si chiedono cosa si cela e quanto duro lavoro c’è dietro ad ogni simulazione simile. Audi da ben 75 anni, ha evoluto e modificato tutte le prove d’impatto dei suoi veicoli, migliorandosi sempre più. Tra i primi esperimenti di crash test di Audi, uno in particolare andrebbe ricordato per la sua enorme importanza. Era il 1944, e proprio durante la Seconda Guerra Mondiale, gli ingegneri assunti dalla società, avevano in carico un progetto importante, testare il veicolo militare Audi F7.

Audi F7 doveva essere così forte, tanto da dover resistere ad una caduta da una collina molto ripida. Una simulazione che agli occhi degli inesperti potrà sembrare banale, ma in realtà nascondeva una genialità incredibile: poter assistere a tutte le variazioni e le risposte d’impatto, in base ad ogni movimento registrato durante la caduta. Per non finire, il crash test era in grado di avvalersi del risultato più atteso: quali tipologie di forze avrebbero inficiano sui passeggeri qualora ci fossero stati dei veri sinistri stradali e non solo.

Se anche tu sei un appassionato di Audi ma non ti puoi permettere di acquistarne una, valuta la possibilità di cercare offerte di nlt auto di modelli Audi in ambito di noleggio a lungo termine.